“Impossibilità assoluta di disegnare il movimento dal vero. Inventare è sbagliato, lasciar perdere.
Solamente immobilità, oppure gesti che diano l’illusione del movimento nell’immobilità assoluta… Pittura
Rupestre. Disegni nelle caverne, caverne, caverne. Lì, e soltanto lì, il movimento è riuscito. Capire perché,
scoprire le possibilità, ma ne dubito”. Alberto Giacometti, Scritti, 1946 circa.
Se i videogiochi della prima generazione avevano tratti che richiamavano i graffiti rupestri, gli ingombranti
baldacchini che li contenevano avevano ai miei occhi tutte le caratteristiche delle grotte, dove rifugiarsi per
sfuggire almeno per qualche istante agli impegni quotidiani.